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Le lunghe sere d'inverno si tingono di noir...

Proposte di lettura per le lunghe sere d'inverno che si tingono di noir...

 

Strage - Loriano Macchiavelli 

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Strage uscì in libreria per Rizzoli il 28 maggio del 1990, mentre si celebrava il processo d'appello contro gli esecutori della strage del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. Il libro rimase sugli scaffali solo una settimana: il 3 giugno, infatti, a seguito della denuncia di uno degli imputati - che compariva nell'opera e si riteneva diffamato -, il tribunale di Milano ordinò il sequestro immediato delle copie del romanzo, che sparì dalla circolazione. Loriano Macchiavelli, che aveva firmato Strage con uno pseudonimo - assumendo l'identità fittizia di Jules Quilcher, esperto di problemi di sicurezza in una multinazionale svizzera -, si trovò allo scoperto, a fronteggiare una denuncia. In Strage, tre personaggi convergono alla stazione di Bologna alle 10.25. Un ex agente dei servizi di sicurezza di Francia - diventato investigatore -, uno scienziato proveniente da una base spaziale della Guyana e una ragazza con due Kalashnikov, nascosti sotto la «pancia» della sua 2 cavalli: «non si conoscevano, non si erano mai incontrati, ma erano destinati a incrociare le loro esistenze nel corso di avvenimenti che avrebbero sconvolto la vita italiana». Uno dei maestri del noir del nostro paese per un'opera di fantasia, basata su documenti ufficiali e dati emersi dalle indagini, informazioni amalgamate a personaggi immaginari per alimentare un intreccio serrato, sostenuto da ipotesi stupefacenti. Potere, dolore, interpretazioni, per ricordare e riflettere su uno degli eventi più tragici e controversi del dopoguerra. «Il mio omaggio a quegli innocenti, sono felice di poterlo finalmente rendere», scrive Macchiavelli.

 

Sinistri - Tersite Rossi 

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Italia, anno 2023. Terza Repubblica. Un Paese guidato dal trasversale Partito della Felicità e dal dogma della pace sociale ad ogni costo. Un Paese in cui le opposizioni sono al bando e "allarme" è l'unica parola d'ordine. Un Paese riempito di negozi take-away in cui trovare psicofarmaci, sesso virtuale e lifting a buon mercato. Un movimento terroristico riemerso dal passato, che si richiama a un gruppo di folli sovversivi, la Banda dei Nove, e a un leader senza volto, Adelos. Una ragazza disposta a tutto pur di rinnegare le proprie origini. Un traditore pronto ad aiutarla. Un omicidio inquietante. E un enigmatico plico di racconti finito sulla scrivania del capo della Polizia, a lanciare la sua sfida, mortale, al potere. Un romanzo, dieci racconti e un metaforico viaggio a ritroso nella storia del Novecento italiano. Per scoprire che le risposte sul prossimo futuro sono già nascoste nei simboli del nostro passato.

 

Il leopardo - Jo Nesbo 

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Salutato fin dal suo apparire in Norvegia come il capolavoro di un autentico maestro del thriller, Il leopardo ha scalato le classifiche di tutto il mondo. In Gran Bretagna è stato il secondo romanzo di un autore non di lingua inglese a raggiungere il primo posto assoluto tra i best seller. Era accaduto solo con Uomini che odiano le donne, di Stieg Larsson. Le prime vittime sono due donne. Ritrovate con ventiquattro ferite identiche in bocca. Morte soffocate nel loro sangue, dopo una agonia atroce. Omicidi studiati, efferati, che seguono un rituale. La polizia criminale di Oslo sa di avere un solo uomo che può risolvere il caso. Harry Hole, alcolista, uomo rude e solitario, inviso a molti. Ma Hole si è rintanato a Hong Kong, tra le fumerie d'oppio, per lavare via i ricordi. Sa fin troppo bene che, per risolvere l'ultimo caso, ha messo in pericolo di vita l'unica donna che ha mai davvero amato. E solo quando lo informano che il padre è moribondo in ospedale, Harry Hole decide di tornare a Oslo. Tra le vittime non c'è in apparenza alcun legame, ma Hole subito ne trova uno. Tutte quante hanno trascorso una notte in un isolato rifugio di montagna. E qualcuno, qualcuno capace di un odio lucido e selvaggio, adesso sta braccando gli ospiti di quella notte, uno per uno...

 

Sotto i venti di Nettuno - Fred Vargas

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Una giovane donna uccisa con tre ferite di arma da taglio, una catena di omicidi tutti uguali che affiorano dal passato. Sul cammino di Adamsberg, lo svagato commissario che ama zigzagare tra deduzioni che ai più paiono del tutto incongrue, c'è il misterioso Tridente. Il commissario sa chi è l'assassino, ma anche il Tridente conosce Adamsberg. E torna, come il suo peggiore fantasma, per metterlo davanti all'unico nemico di cui avere paura: se stesso. Adamsberg stavolta è davvero nei guai.

 

Il lato sinistro del cuore - Carlo Lucarelli

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Riordinando la mole enorme dei suoi racconti, Lucarelli è stato molto crudele. Verso se stesso, non verso i suoi lettori. Ha tolto tutto ciò in cui non si riconosceva piú, e ha "montato" il meglio, gli oltre cinquanta racconti selezionati, secondo un ritmo mentale, una esigenza musicale che alterna i sapori e i temi. Così, mentre il lettore si trova invitato a un ghiottissimo menu, che spazia dall'horror al comico al thriller, unica e del tutto inconfondibile è la voce che lo affascina in questo libro. Forse la voce più autentica di Carlo Lucarelli, in tutte le sue modulazioni. Una voce che invita alla complicità, che coinvolge in una sorta di ininterrotta "danse macabre", di gioco esplicito sui temi della morte e della colpa, in una a volte selvaggia cavalcata diabolica, in una confusione di identità dove, alla fine, lo specchio sembra rimandarci l'immagine distorta, ma lucidissima, dei nostri desideri, e delle nostre illusioni.

 

Il tailleur grigio - Andrea Camilleri 

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Nel corso della sua lunga, sfolgorante carriera di alto funzionario di banca, Febo Germosino ha ricevuto tre lettere anonime. Adesso, nel primo giorno della sua nuova vita da pensionato, le ha allineate davanti a sé. Le prime due sono vecchie di decenni, l'ultima è recente e insinua dubbi sulla fedeltà della sua giovane e bellissima seconda moglie, Adele. È lei la protagonista di questo romanzo, una splendida femme fatale che ama indossare un apparentemente castigato tailleur grigio. Un vestito che per lei ha un profondo significato simbolico. Un significato che sarebbe stato molto meglio non conoscere mai... La letteratura di Camilleri è ricchissima di figure femminili, sempre seguite con una partecipazione amorevole, una sorta d'indulgente, quasi sorniona, profonda adesione alle loro carnali debolezze, una incuriosita attenzione all'attimo del cedimento, quando i freni inibitori si allentano per passione, per vendetta, per un semplice capriccio; per un attimo o per sempre; per malizia, per calcolo o per esplosione dei sensi. In queste pagine del più "francese" dei suoi romanzi, in questa affascinante, temibile Adele accarezzata dalla scrittura come da mani appassionate e al tempo stesso intimorite, si sentono echi di Maupassant, del Pierre Louys di "La donna e il burattino" e di tutti i classici della letteratura e del noir che ci hanno fatto sognare su certe dark ladies tanto incantevoli da amare nella finzione quanto pericolose da incontrare nella realtà.

  

Il ponte - Vitaliano Trevisan 

copertinaUn uomo ha lasciato per sempre la sua famiglia e l'Italia. A distanza di anni, la notizia della morte del suo fratello di sangue lo induce a tornare. Nel corso del viaggio mentale, che precede quello fisico, il protagonista, costretto a vagare a ritroso tra le macerie della sua vita, finirà per imbattersi in una verità pericolosa. Raccontando la storia di Thomas, un uomo deciso a fare i conti definitivamente con il passato e col peso della colpa, Trevisan crea un personaggio che nella sua ambigua nostalgia delle radici distrutte dà voce al senso di spaesamento di tutti noi.
«Forse, pensai, dopotutto, potrei benissimo trovare il tempo di passare da casa. Quante volte ci ho pensato, quante volte immaginato, tutto, nei minimi particolari: il cuscino, l'accetta, il coltello, un finale cosí, come ce ne sono tanti, che non spieghi niente e che sia definitivo. Mentre lascio l'autostrada, immagino di nuovo, e tutto nei minimi particolari: Le mie sorelle e i due usi del coltello; Madre con cuscino; mio cognato, lui certamente per ultimo, al ritorno dal lavoro: Dinamismo di un'accetta. E infine il nodo che, anziché sciogliersi, si stringe; anziché sciogliersi, si stringe»

 

Alla fine di un giorno noioso - Massimo Carlotto 

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In una tranquilla città del Veneto Giorgio Pellegrini gestisce un vivace locale alla moda: giocattolo perfetto con cui siglare accordi sottobanco con politici corrotti, giri clandestini di prostituzione d'alto bordo, traffici illegali e appalti truccati. Ed è a causa di un investimento immobiliare mal gestito che si ritrova con due milioni di euro in meno. Il suo avvocato Sante Brianese, ora onorevole, lo convince che si è trattato di sfortuna. Eppure qualcosa non torna. Nonostante abbia annegato in un pozzo di soldi il suo istinto criminale, Giorgio è e rimane un predatore: l'odore di truffa lo sente da lontano. E infatti, non appena batte la pista del tradimento, le ricerche lo catapultano all'inferno. Fra pestaggi, ricatti, triangoli erotici, omicidi, Pellegrini scatena una guerra. E mentre gli equilibri criminali si rompono, precipitandolo in una girandola impazzita di doppi e tripli giochi, sarà costretto a ricorrere al suo genio criminale per tentare di arrivare vivo alla fine della corsa. Un romanzo adrenalinico e crudele, dalle sequenze narrative sghembe e inquietanti, con lampi di puro fascino che imprimono alla storia una luce velenosa. Ritmi sincopati e atmosfere dark completano una danza macabra destinata a colpire il cuore dei lettori.