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Econ - Una trappola per il CIT - SAVNO

L’acquisto del 40% delle azioni della Econ per un valore di circa 550 mila € è stata una scelta avventurosa di cui erano ben noti i pericoli.

Nonostante la perizia di stima, vi erano dei dubbi diffusi sui valori delle azioni, oggi diventate carta straccia.

Le ragioni del dissenso del Comune di Ponte di Piave ed altri, purtroppo pochi, Comuni, espresse nell’Assemblea del CIT del 14 novembre 2008, sono state ampiamente confermate dal dissesto finanziario dell’Azienda ECON reso pubblico in questi giorni.

L’ammontare dell’enorme debito, circa 1 milione e mezzo di €, comporta una assunzione di responsabilità politica nonché economica da parte del Comune di Conegliano.

Ciò che non è avvenuto in occasione dell’Assemblea del CIT, quando il rappresentante el Comune di Conegliano ebbe a dire, con particolare disinvoltura, che la SAVNO non correva alcun rischio di pagare debiti.

L’Amministrazione comunale di Conegliano ha giocato per troppo tempo su due tavoli, occupando un incarico nel C.d.a. del CIT ed altri nell’Econ.

Il Presidente del Cit, Sen. Vallardi all’Assemblea del CIT aveva manifestato una forte preoccupazione per un’operazione del tutto politica e nel suo intervento non mancavano considerazioni negative sullo stato dell’Econ, votando però “a fatica” in modo favorevole.

La ragione ufficiale per cui il CIT-SAVNO ha acquistato le azioni Econ è l’estensione della rete del servizio, ma ritengo che vi siano state altre motivazioni di natura politica su cui va fatta chiarezza.

La SAVNO, in questi ultimi anni è riuscita ad acquisire una certa efficienza gestionale di un servizio complesso che ha riscontrato, accanto a critiche inevitabili,la soddisfazione dei Comuni e degli utenti. Ora questo fardello non deve compromettere il futuro dell’Azienda e soprattutto non deve comportare aumenti di tariffe per gli utenti nei 34 Comuni.

Chi amministra denaro pubblico ha il dovere di valutare costi e benefici di una operazione finanziaria che richiede massima trasparenza per non danneggiare i cittadini.

Prendo atto che il Presidente di SAVNO ha rassegnato le sue dimissioni ma non basta. E’ necessario che si avvii urgentemente una azione di bonifica della Econ, riducendo il personale, gli stipendi eccessivi dei dirigenti e la copertura del debito venga garantita dal Comune di Conegliano. Diversamente il fallimento è inevitabile.

Se vi sono stati illeciti nel comportamento degli Amministratori, questi devono rispondere alla Magistratura e chi ha fatto parte del C.d.a. dell’Econ non può che dimettersi dagli incarichi nella governance pubblica.

Vi è stata quantomeno imperizia amministrativa, visto che lo stesso Sindaco di Conegliano ammette che i servizi Econ erano in perdita.

I rappresentanti dei Comuni che in buona fede hanno votato la ratifica dell’acquisto delle azioni non credo siano disposti a penalizzare i propri cittadini, a causa di un patto politico dai contorni poco chiari.

 

Luciano De Bianchi

Vice Sindaco di Ponte di Piave