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lunedì 16 aprile 2007 - Tangenziale di Ponte di Piave

Il proverbiale pragmatismo che sempre ha caratterizzato il movimento della Lega Nord sin dalla sua nascita, dovrebbe far registrare un deciso scatto di orgoglio proprio adesso e in modo particolare nel nostro territorio opitergino-mottense, almeno per quanto concerne la questione viabilistica.

L'incontro tenutosi lo scorso 4 aprile 2007 a Ponte di Piave, avente ad oggetto l'ambizioso disegno di preparare un nuovo assetto viario (la c.d. Postumia Nord) lungo l'esistente Postumia, va concretizzato subito - e intendo affermare che l'urgenza è di ieri, tanto per fari capire!!! - sennò è bene lasciarlo in decantazione per una sorta di avanguardistica sperimentazione di innovativa finanza di progetto.

Nel frattempo è opportuno procedere da subito e, ripeto, con l'urgenza di ieri, a far decollare la progettazione immediata del by-pass del centro abitato di Ponte di Piave, cercando di capire quanti e quali degli oltre 210 milioni di euro portati a casa dal CIPE grazie all'intervento dell'Assessore regionale alla Viabilità, Chisso, verranno spesi per la risoluzione dei problemi viabilistici lungo la Postumia fra Treviso e Motta di Livenza.

La serata del 4 aprile 2007 per quanto interessante, scientificamente e proceduralmente suggestiva per i profili di coinvolgimento dei capitali privati, ha assunto il sapore dell'accademia, della petizione di principio e di una serie di progetti di là da venire.

Senza nessuna vena polemica, mi auguro che il sano pragmatismo dei vertici regionali e provinciali chiamati in gioco e sbandierato in tante occasioni non perda quest'occasione per saper dimostrare ad un'intera area (i 70 mila abitanti del Comprensorio dell'Opitergino-Mottense) che le opere urgenti si fanno subito (con l'urgenza di ieri, ritorno sul concetto), risolvendo una viabilità che continua ad affannare cittadini, imprese e trasporti che non possono più aspettar le pastette ed i diveti incrociati.

Chi era presente fra il pubblico lo scorso 4 aprile lo ha pensato a margine della serata ma non lo ha potuto dire a chiare lettere, sfogando però il proprio disappunto a fine lavori.

Si lascino pertanto a casa i personalismi, le ripicche ed i colori politici e si faccia della tangenziale di Ponte di Piave e della tangenziale sud di Oderzo i principali poli di un " incisivo interventismo leghista, tutto padano capace di convogliare le forze politiche attorno a pochi, semplici e immediati obiettivi: l'Assessore Chisso ed il Presidente della Provincia Muraro, che siedono assieme nel C.d.a. di Veneto Strade, potrebbero ben decidere uno stralcio dell'opera infrastrutturale su cui è bene sottolinearlo, esiste già uno studio di fattibilità.

L'accademia della finanza di progetto - pur, ripeto, interessante - necessita di tempi ben più lunghi che non sono propri degli animi e delle tradizioni di chi lavora e pretende dal territorio risposte giorno per giorno.

Roberto Zanchetta
Sindaco Ponte di Piave

Ponte di Piave, 13 aprile 2007