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sabato 2 giugno 2007 - Discorso per la cerimonia del 2 giugno 2007

FESTA DELLA REPUBBLICA


Cari ex Combattenti e Reduci, Autorità Civili e Religiose,

è con estrema soddisfazione che a nome dell'intera Amministrazione comunale porgo a tutti Voi per la prima volta nella Vostra totalità riuniti assieme, il mio personale più cordiale benvenuto e caloroso saluto a questa manifestazione unitaria delle Forze Armate di Ponte di Piave.

Non è stato facile questo percorso di - lo dico fra virgolette - "riunificazione", un po' perché ciascuno di voi, ogni sodalizio a cui appartenete ha una propria legittima ed orgogliosa storia di cui essere gelosamente custodi; un po' perché affidandovi all'iniziativa di coordinamento esterno dell'Amministrazione comunale temevate di fare un salto nel buio.

Ciò che, e ve ne state rendendo conto in questi momenti, assolutamente non è!

Quando ci siamo incontrati lo scorso anno abbiamo unanimemente condiviso questo passaggio "riunificativo" che non intende assolutamente passare sopra le Vostre storie personali ma che, viceversa, intende valorizzarle con un di più rappresentato dalla forza d'insieme, del trait d'union che vi accomuna, che vi unisce l'un l'altro.

Oggi più che mai, oltretutto, ciò è vero in un momento in cui ogni Forza Armata è costretta a fare i conti con numeri e disponibilità umane e materiali sempre più esigue, stante l'età anagrafica di molti fra Voi.

Oggi vorrei sottolineare che l'attenzione dell'Amministrazione comunale per tutti quegli eventi volti a celebrare i momenti maggiormente salienti della nostra storia istituzionale, si è da sempre manifestata nella sua massima misura, ora coinvolgendo le scolaresche, ora sensibilizzando la popolazione, ora rincorrendo gli anniversari più significativi: lo abbiamo fatto anche lo scorso anno in occasione del 60° anno della nascita della Repubblica Italiana...

E' nostro preciso intento farlo l'anno venturo in occasione del 60° compleanno della nostra Carta Costituzionale, invitando un'alta personalità istituzionale verso la quale sono cominciati i contatti.

Mi pare che questo rappresenti il minimo che una qualsiasi Amministrazione comunale debba fare per giustificare la propria presenza nel panorama delle autonomie locali, chiamata non solo ad amministrare in maniera spicciola e nel senso letterale del termine, ma anche a svolgere una precisa missione fra i propri cittadini, ossia quella di fortificare i fondamenti di appartenenza ad una istituzione, grande o piccola essa sia, anche una frazione od una circoscrizione.

E' mio forte convincimento, infatti, che ci siano giorni (e qui mi rivolgo soprattutto ai più giovani) che fanno parte della nostra memoria, anche se non li abbiamo mai vissuti in prima persona.

E' un limite oggettivo ed intrinseco dell'essere uomo quello di non poter essere protagonisti ed al centro di ogni evento: non ci è connaturato! Ma è, per converso, la forza di alcuni eventi che, da sola, ha il potere di attualizzare e riportare al centro della scena l'uomo sia come singolo sia nelle formazioni sociali nelle quali egli esplica la propria personalità, proprio come recita l'art. 2 della nostra Costituzione.

Ebbene, se esiste l'art. 1 della Carta Costituzionale, se oggi l'Italia è una Repubblica lo dobbiamo proprio alle donne ed agli uomini che nel lontano 2 giugno 1946 esercitarono per la prima volta la loro sovranità votando il referendum fra Monarchia e Repubblica e scegliendo con scienza e coscienza l'opzione più felice: la Repubblica.

Ecco perché il 2 giugno è la Festa della Repubblica, fortemente voluta e ripristinata dal Presidente della Repubblica Italiana: perché essa è la Festa per celebrare un patrimonio immenso di valori e di idee condivise da tutti gli Italiani, siano essi di destra che di sinistra, sia dei cittadini di oggi, sia me lo auguro davvero, dei cittadini che verranno.

Roberto Zanchetta
Sindaco Ponte di Piave

Ponte di Piave, 2 giugno 2007