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giovedì 6 settembre 2007 - Lettera sulla sicurezza

Egregio sig. Ministro,

preg.mo Sig. Prefetto di Treviso,

eravamo in molti a sfilare per le vie del centro, mercoledì sera, a Gorgo al Monticano.

Molti cittadini semplici, sicuramente, ma anche molti Sindaci provenienti da tutta la Provincia di Treviso.

Abbiamo sfilato lungo le vie del paese in un silenzio quasi surreale.

E' stata una manifestazione composta nel dolore espresso per i tragici e luttuosi fatti dei giorni scorsi che hanno inorridito non solo la cittadina di Gorgo al Monticano ma l'intero territorio circostante, ma, allo stesso tempo, dignitosa ad orgogliosa per la volontà di lanciare un nuovo messaggio di credibilità alle nostre genti ed alle istituzioni a noi sovraordinate.

Molti di noi Sindaci avrebbero voluto parlare ma hanno preferito tacere, rispettando la consegna del collega organizzatore Sindaco di Gorgo al Monticano, al quale va tutto il nostro personale apprezzamento per il messaggio che ha inteso far passare fra tutta quelle torce accese fin sotto il suo Municipio.

Sia chiaro però: il nostro non è più un "mutismo e rassegnazione" di militaresca memoria!!

Siamo ripartiti, per l'ennesima volta (e dal basso, dalla nostra gente) per far capire ai livelli più alti che questo è stato il territorio del mitico "Nord- est" il territorio da dove è partito il "Movimento dei Sindaci" da dove è nata l'ispirazione trasversale per una rivoluzione federalista dell'organizzazione dello Stato che ha portato ai primi, seppur acerbi, frutti concreti.

Un territorio, quello del Nord-Est , che ancor oggi - pur fra mille difficoltà logistiche - riesce sempre a rialzarsi e a non scoraggiarsi mai. La nostra ingegnosità, laboriosità ed originalità sono riuscite - e riescono ancor oggi - a fronteggiare anche le crisi più eclatanti.

Ma per ciò che riguarda il comparto sicurezza (e - me lo lasci passare - nonostante le rassicurazioni che paiono provenire dai dati sulla delinquenza solo in apparente diminuzione nella nostra Provincia), è tempo davvero di ripensare organicamente alle metodologie di intervento.

Al collega Sindaco di Gorgo al Monticano qualcuno ha detto: "Bella grana ti trovi a dover fronteggiare nel tuo comune!" E lui, con una risposta al fulmicotone diretta e schietta com'è nel bagaglio di chi è abituato per lavoro (come fa lui) a piegare il ferro, ha risposto: "il problema non è solo mio ma di tutto il territorio!!!". Ha perfettamente ragione!!!

Ecco perché mi rivolgo a Lei, ora, nei seguenti termini.

Giunge notizia in queste ore che da Roma si stia ponendo seriamente in considerazione l'idea di elaborare un nuovo "Piano per la Sicurezza", cosiddetto a tolleranza zero.

Ebbene: con questo Piano forse è arrivato il momento di concentrare gli sforzi nazionali su un progetto guida per il nostro territorio.

Del resto, se al Sud si ricorre ad un Commissario Straordinario per gli incendi, (e chiaramente se ne rafforzano le risorse umane od economiche), qui da noi - almeno in questo periodo - dovremmo pensare a concentrare pesantemente gli organici nazionali delle forze dell'ordine in progetti obiettivo localistici.

Mi creda: tanti, episodici ed isolati protocolli di intesa che - qua e là - ciascun Sindaco mette in piedi, servono a poco: è come versare acqua in uno scolapasta!!

Altrettanto poco incidenti sono i pur buoni propositi volti a destinare parte degli striminziti bilanci comunali (come il cinque per mille derivante dalla dichiarazione dei redditi dei cittadini) a progetti per la sicurezza come ho fatto nel mio Comune.

Penso - senza tema di smentita - di interpretare anche il pensiero di tanti miei colleghi nel proporre la duplicazione degli attuali organici in dotazione nelle singole caserme della zona, magari per un periodo sperimentale e raccordandoci con altre parti del Paese: se oggi è qui che c'è il bisogno, è qui che bisogna intervenire!!!

Forse è il caso anche di provare a delimitare il territorio destinatario di questa azione di straordinaria incisività e lo si potrebbe fare individuando i confini disegnati da una parte dal Fiume Livenza e dall'altra dal Fiume Piave: risulterà, e lo ripeto, sbilanciato l'organico nazionale a favore di una sola, e circoscritta, parte del Paese ma, come dicevano gli antichi latini, "tempus regit actum" e cioè ogni atto è dettato dalle contingenze del momento. Oggi è questa la zona del Paese che necessita delle maggiori attenzioni da parte dello Stato nazionale e ciò lo voglio dire al di fuori della solita retorica riguardante la c.d." questione settentrionale".

La nostra gente non è più disponibile a fare dribbling fra bombaroli (ricordo che da queste parti deve ancora essere individuato il soggetto che si diverte a fare esplodere oggetti non identificati a danno di tante indifese persone...) giovinastri, ubriachi e, sempre più spesso, "psicotropizzati" al volante, per non parlare dei tanti clandestini che - nonostante la fermezza delle attuali polizie in servizio - ancora imperversano indisturbati nelle nostre piazze!!!

Ed è proprio questo, del resto, l'obiettivo finale verso il quale tutti noi Sindaci vorremmo arrivare: recuperare le nostre piazze, la voglia di ritrovarci alla sera all'aperto o in un bar senza l'assillo di essere semplicemente molestati dai balordi di turno.

Oggi, viceversa, anche di giorno nei nostri paeselli di campagna e nelle rispettive piazze è sempre più difficile che i cittadini autoctoni di ciascun paese si incontrino al bar come era normalissimo fino a qualche anno fa nei paeselli di campagna: un po' perché si lavora fino a tardi (e questo è un altro genere di problema) ma molto perché si è oggettivamente preoccupati per quello che avviene da troppo spesso qui da noi.

E ciò, per un Sindaco che cerca in tutti i modi di favorire i legami di coesione sociale adoperandosi per creare nuovi luoghi di aggregazione (cercando oltretutto di far quadrare i sempre più blindati bilanci comunali) non è proprio incoraggiante!!!

Auspicando un Suo concreto cenno di risposta, porgo le mie massime espressioni di stima.

Dr. Roberto Zanchetta
Sindaco di Ponte di Piave
Dalla Sede comunale, lì 30 agosto '07