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Presentazione progetto "Lavori manutenzione fiume Piave" - 2 dicembre 2014

Si è svolto martedì 2 dicembre 2013 o presso la sede municipale l'incontro con il Genio Civile per la presentazione del progetto relativo agli “Interventi di manutenzione del fiume Piave” al fine di favorire la capacità di deflusso, migliorando la sicurezza Idraulica.
Il progetto è stato presentato dall'Ing. Alvise Lucchetta, alla presenza delle Amministrazioni comunali di Ponte di Piave, Salgareda, Breda di Piave e Cimadolmo.
L'Ing. Lucchetta ha precisato che si tratta di un progetto che pone l'attenzione sui volumi asportati ed il loro trattamento.
Ha ricordato che a seguito della crisi economica anche i materiali derivanti da operazioni di escavazione: ghiaia e terre, risultano meno apprezzati dal mercato e devono seguire un percorso di tracciabilità previsto per legge.
Il progetto è quello di attivare una serie di operazioni di scavo in alveo del Fiume Piave al di sotto di 200.000 metri cubi di materiali.
In particolare, l'intervento proposto interessa il  primo tratto a valle di Ponte di Piave (area golenale a valle dei ponti); l'Ing. Lucchetta  ha ribadito che il problema principale di Ponte di Piave, ai fini dello smaltimento della portata di piena,  riguarda proprio la discontinuità presente nel territorio; poco a monte vi è una larghezza dell'alveo di circa 1 km mentre  a valle di  Ponte di Piave, in alcuni tratti, non vi sono più di 150 metri utili per il deflusso delle acque in alveo.
Il materiale terroso verrà depositato in area golenale demaniale non boscata con un adeguato inerbimento per rendere la superficie di riporto opportunamente compatta e  resistente.

Altra parte dell'intervento interessa  la zona di San Biagio – Ponte di Piave – Salgareda e Zenson per circa 100.000 metri cubi (si tratta in sostanza di limi che verranno tolti dall'area interessata per migliorare il deflusso nell'alveo principale del fiume e favorire lo smaltimento delle acque che si accumulano a monte dei ponti di Ponte di Piave, in caso di piena.

Costo dell'intervento, diviso in due stralci per un totale complessivo di 2.300.000 euro

Il finanziamento è stato fatto mediante un accordo con il Ministero dell'Ambiente e prevede 3 fasi:
1^ fase già avviata (interessa lavori in Comune di Motta di Livenza e Quinto di Treviso)
2^ fase relativa alla zona di Ponte di Piave (1.200.000 euro già finanziati)
3^ fase programmatica, fase che al momento presenta difficoltà ad essere finanziata

Al momento si stanno valutando le disponibilità per poter completare  il 2° stralcio per il quale manca ancora la validazione del progetto.

L'approvazione del 1° stralcio dovrebbe avvenire nel giro di qualche giorno e per fine/inizio anno partirà il primo intervento.

L'Ing. Lucchetta sottolinea che questo intervento ha come obiettivo il miglioramento del deflusso dell'acqua attraverso i ponti, con una riduzione degli effetti del rigurgito a monte dei ponti stessi in caso di piena, e di conseguenza una riduzione della superficie golenale allagata a Ponte di Piave a parità di portata.

Per quanto riguarda il progetto relativo al Comune di Breda di Piave, riferisce si tratta di un primo stralcio di 1.000.000 di euro finanziato con fondi europei
Il progetto è già stato predisposto ed è pronto per l'assegnazione mediante gara.
L'intervento riguarda l'argine avanzato da Candelù a valle.
L'analisi del georadar ha evidenziato discontinuità e criticità in alcune sezioni del manufatto.
L'intervento prevede il sezionamento longitudinale, all'altezza di Saletto, il sezionamento longitudinale del manufatto e successivo rinforzo  senza  causare l'indebolimento delle sponde arginali.
I lavori (1.200.00 euro) sono stati finanziati con Ordinanza della Protezione Civile a seguito dei danni dell'alluvione del novembre 2012 ed il soggetto attuatore è la Provincia di Treviso.
E' in fase di predisposizione il progetto di prosecuzione dei lavori verso valle con inserimento di diaframma (jetgrounding) negli argini maestra in destra Piave.

A seguire si riporta l'intervento del Capogruppo di minoranza della Lista Siamo Ponte, Luciano De Bianchi:

L’intervento di pulizia o meglio di movimentazione avrà un efficacia molto modesta,non mi convince lo stoccaggio del materiale prelevato lungo le sponde del fiume.
Ritengo che le casse di espansione a monte previste dal Piano Stralcio,siano la misura che può garantire una maggiore sicurezza idraulica,tenendo presente che a Ponte di Piave la cassa di espansione naturale esiste già.
Sarebbe opportuno inoltre avere la garanzia sulla tenuta degli argini almeno in corrispondenza delle rotte avvenute nel 1966.
Chiedo comunque di valutare più attentamente il progetto e ne chiedo una copia  in visione.
Condivido che sia prioritario reperire le risorse per realizzare il secondo stralcio del lavori di movimentazione dei materiali litoidi.
Ponte di Piave, 2 dicembre 2014