Buongiorno a tutti,
Vi ringrazio per essere presenti alla celebrazione della Giornata della Memoria.
Nel preparare il mio discorso, mi sono chiesta come sia possibile tenere vivo il ricordo di una Guerra, di una tragedia, di una cattiveria umana che si è consumata e che noi tutti vorremmo non fosse mai esistita.
Mi sono chiesta come sia possibile farlo nel momento in cui l’uomo continua a non imparare dai propri errori, consegnando alla storia un ripetere i propri sbagli, attraverso lo scontro e l'incomprensione.
Nel piccolo di Ponte di Piave e di questa cerimonia, però, tutti coloro che sono presenti sono già testimonianza di un cammino verso pagine di storia che possano essere differenti da quelle scritte fino ad oggi.
E il compito che abbiamo e che avete anche voi, ragazzi, è quello di non dimenticare l'accaduto, proprio per non riviverlo e farlo rivivere.
E lascio che siano le parole di una ragazza come voi a ricordarvelo.
Nel suo Diario, a pochi giorni dall’essere catturata dai Tedeschi, nel luglio del 1944, Anna Frank scrisse questa pagina, che - senza neppure immaginarlo - ha consegnato alla storia.
“...Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”.
Grazie a tutti.
Il Sindaco - Paola Roma
Ponte di Piave, 30 gennaio 2016
