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Pedalata "Fausto Coppi" - 4 gennaio 2015

Grazie a tutti per essere qui oggi a ricordare sia il campione dello sport Fausto Coppi, sia il nostro Luigi Tempestin, due uomini legati dalla passione - fortissima - per il ciclismo.
Il campione e il suo tifoso, in una passione che ha portato Tempestin a realizzare, con l'aiuto di un intero gruppo di amici, il capitello davanti a cui ci incontriamo oggi. Un capitello che è memoria e storia, e che - nel tempo - è divenuto meta di appassionati ciclisti, ma anche punto di riferimento per chi transita lungo le nostre vie.
Il valore di Fausto Coppi è noto a tutti. Anche a me che, pur giovane, ho potuto conoscere le sue imprese attraverso i documentari e i racconti di chi c'era, di chi ha vissuto i momenti di trionfo a livello nazionale e mondiale.
La gloria delle sue vittorie è giunta fino ai giorni nostri, a testimonianza che quando un atleta diviene campione, è campione per sempre e per tutti, non solo nei suoi tifosi, ma anche per la gente comune.
Con la forza delle sue mani e con il tempo che un uomo sa trovare per quello in cui crede, Luigi Tempestin e la sua compagnia, costruirono per il grande campione questo ricordo. L'emozione che Coppi aveva saputo trasmettere, l'entusiasmo di "quell'uomo solo al comando", la tenacia sono rimaste per noi nelle pietre scelte e poste qui dai tifosi di quel grandissimo ciclista e sono per noi un esempio, oltre che un ricordo, di quanto una gioia può spingerci a fare cose che non credevamo possibili.
I limiti sono fatti per essere superati, così come hanno fatto i record battuti da Coppi e così come hanno fatto le mani e le braccia di quegli uomini che sono ora l'orgoglio dei loro figli, oggi qui presenti.

Paola Roma - Sindaco Ponte di Piave

Lì, 4 gennaio 2015